Dalla elaborazione dell’immaginario affettivo e religioso alla delineazione del ruolo sociale della donna. Il caso delle Matres Matutae

Maria Bonghi Jovino

Con la definizione di Matres Matutae ci si riferisce a numerose sculture che rappresentano una figura femminile in trono con uno o più bambini sul grembo. Esse furono scolpite nel corso dei secoli VI-I a.C. a Capua che, insieme con Cuma, fu una delle città più importanti della Campania antica.

L’elaborazione dell’immaginario religioso allude ad una lunga e complessa stratificazione di un ‘modello simbolico’ le cui radici vanno rintracciate nei tempi più antichi. Intorno ad esso si coagulano funzioni biologiche come la riproduzione, l’allattamento e la necessità di protezione dell’infanzia. Il sistema di pensiero si articola tra un’archetipica idea di maternità e la percezione di una realtà ultraterrena che si rivela polisemica. L’ipotesi che si tratti di figure divine sembrerebbe, da un lato, rafforzata dalla grandezza delle statue ma, dall’altro lato, è difficile pensare che si potesse raffigurare una dea con un numero sempre diverso di infanti. Per queste ragioni su questa interpretazione si registrano notevoli dispareri.

La realtà delle immagini coinvolge su un piano generale i diversi approcci e le diverse proposte emergenti dalle ricerche dei vari ambiti disciplinari incentrati sulla dimensione femminile. A titolo esemplificativo si ricorda soltanto la chiave di lettura del sistema storico tripartito di Bachofen con i due principi contrapposti del maschile e del femminile che garantiscono nella loro alternanza il movimento tanto della storia quanto del mito. Il matriarcato si fonderebbe dunque sull’energia materiale, sulla esistenza tellurica e corrisponderebbe al diritto fisico e naturale mentre il patriarcato è il diritto metafisico, sorto dalla natura immateriale e incorporea, quindi spirituale dell’essere umano.

Nella contestualizzazione archeologica le Matres Matutae capuane attestano come non vi sia una marginalizzazione del femminile né una sua ben definita e circoscritta orbita di attributi. La domanda che ne discende è se questa sua affermazione trovi o meno riscontro nella realtà sociale. La straordinaria emergenza del modello è dovuta a svariati fattori e ad un patrimonio ideologico-religioso-simbolico che trovò il suo spazio in un luogo dai peculiari caratteri ambientali.