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La regola dell’eccezione: la morte atipica, il defunto atipico, il rito atipico
La regola dell’eccezione: la morte atipica, il defunto atipico, il rito atipico

La regola dell’eccezione: la morte atipica, il defunto atipico, il rito atipico

Sintesi dei principali approcci teorici e nuclei tematici previsti per questa sessione

a) La morte come frontiera: lo statuto ideologico e culturale del confine tra norma e infrazione, tra umano e disumano, tra sepoltura e non sepoltura

b) La “morte atipica”: «the Archaeology of War, Disaster, Violence, Crime and Disease»

c) Il “defunto atipico”: mostruosità, pena ed emarginazione sociale

d) Il “rito atipico”: la «Burial Archaeology of Fear and Magic», dalla necrofobia alla necrofilia

La poetica delle emozioni: performance e paesaggio rituale

La poetica delle emozioni: performance e paesaggio rituale

Sintesi dei principali approcci teorici e nuclei tematici previsti per questa sessione

a) Percezione e significato della dimensione emozionale del rito

b) Definizione, limiti e significato del paesaggio rituale

c) L’archeologia della “performance” rituale

d) «Constructing deathscapes»: costruzione e ricostruzione del “paesaggio rituale” funerario

e) Il dialogo tra i vivi e i morti oltre la sepoltura: offerte, libagioni, culto dei morti e frammentazione rituale

The social life cycle of bodies and things: ricomporre e ripensare la realtà rituale e quella sociale tra material engagement, enchainment e actor network theory

The social life cycle of bodies and things: ricomporre e ripensare la realtà rituale e quella sociale tra material engagement, enchainment e actor network theory

Sintesi dei principali approcci teorici e nuclei tematici previsti per questa sessione

a) Il corpo come oggetto e la materialità come persona: la dialettica concettuale e rituale tra oggettificazione e personificazione

b) The social life cycle of bodies and things: la configurazione del rapporto (in termini di «network», «enchainment» o «entanglement») tra “uomini” e “cose” nella sfera sociale e nella sua proiezione funeraria

c) Dividualità e individualità: prospettive interpretative e attestazioni materiali dei processi di frammentazione rituale in ambito funerario

d) Le necropoli come networks e come luogo di produzione del sociale

La costruzione dell[e]’identità oltre la morte: tra tanato-metamòrfosi e antropo-pòiesi

La costruzione dell[e]’identità oltre la morte: tra tanato-metamòrfosi e antropo-pòiesi

Sintesi dei principali approcci teorici e nuclei tematici previsti per questa sessione

a) La costruzione dell’identità durante e oltre la morte

b) Luoghi e corpi: “scomparire, rimanere, riemergere”

c) Le strategie del «controllo culturale della putrefazione» tra archeologia e antropologia

d) Oltre la putrefazione: interventi intenzionali sul corpo oltre la morte

Tavola Rotonda: La dimensione sociale delle pratiche funerarie[?]

Tavola Rotonda: La dimensione sociale delle pratiche funerarie[?]

Nel novembre del 1966, in un simposio organizzato a Pittsburgh, la componente più vitale di quelli che da poco avevano cominciato a denominarsi New Archaeologists si incontrò per discutere il tema complesso e ambizioso della «Social Dimensions of Mortuary Practices» e definire una strategia condivisa per la sua commisurazione, secondo quella che era la prassi ipotetico-deduttiva all’epoca adottata da quanti ambivano a perseguire un approccio di tipo processuale in campo archeologico.

A poco meno di mezzo secolo di distanza da quella importante occasione di discussione è sembrato opportuno tornare a riflettere e confrontarsi per verificare costruttivamente (e senza schematismi preconcetti) quanto sia oggi sopravvissuto dei paradigmi interpretativi, delle applicazioni metodologiche e delle velleità euristiche del positivismo di ascendenza processuale sulle tematiche connesse all’interpretazione sociologica delle pratiche funebri.

Con tali obiettivi la discussione, oltre a riconsiderare quanto emerso dalle precedenti sessioni, si confronterà col tema più ampio della dialettica tra isomorfismo e distorsione ideologica nella proiezione funeraria della dimensione sociale di un singolo individuo e/o della sua collettività di appartenenza.

Il dibattito verterà in particolare sull’efficacia o i limiti delle varie strategie euristiche (paleodemografia, analisi della composizione dei corredi, valutazione dell’indice di rarità, determinazione della variabilità funeraria, approccio insiemistico-combinatorio, determinazione della complessità funeraria, ecc. ecc.) messe volta per volta in atto nell’indagine sociologica e, conseguentemente, anche storica e antropologica sulle necropoli. 

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